
Grata sono io
di questo cuore
dì questo respiro blu e bianco delle tue mani nelle mie
di quest’amore a giri
grandi come la terra di nuvole arrotolate sui suoi fianchi
di ere
dell’universo, dì un battito mai stanco
della musica e degli errori
se li si impara
delle parola per dire la bellezza del mondo
per mettere una bandiera fino a dove lo so dire,
e da dove solo contemplare.
Quando un poeta muore
lascia una traccia
lungo le sue notti insonni
i suoi genitori, amori,
filo di seta preziosa
dipanato dalla noce sua vita,
una traccia per mondi:
ogni parola una porta
un cancello su un possibile
una traccia per vie diverse
di celebrare e rendere grazie
perdersi cadere girare l’angolo
e ritrovarsi di colpo, inaspettatamente
di fronte al maestoso altare della vita.
Quando un poeta muore,
suonate la sua cetra
fino a tardi, ma con grazia.
Alice Bologna