
Capello bianco t’aspetto.
Sghignazzando, al varco della mia maturità.
Un po’intimorita, un po’incuriosita, forse,
da ciò che la gente dice di te.
Un po’intimorita, un po’incuriosita, forse,
da ciò che la gente dice di te.
Ti aspetto perchè voglio sentire
che avrai da dirmi su di me.
Su di me oggi, su di me quando arriverai, su di me…
-su di me.
Immagino che anche a te avranno parlato di me,sì
chissà quante schiocchezze.
che avrai da dirmi su di me.
Su di me oggi, su di me quando arriverai, su di me…
-su di me.
Immagino che anche a te avranno parlato di me,sì
chissà quante schiocchezze.
E così ti aspetto,
mentre libero ciclamini al sole di un’altra primavera
semplicemente,
per incontrarti, e sapere chi sei.
mentre libero ciclamini al sole di un’altra primavera
semplicemente,
per incontrarti, e sapere chi sei.
E ti cullo,
gene saggio,silente
nelle notti del mio riposo cellulare.
Come un bèbé,
bianco e puro,
finalmente vero.
gene saggio,silente
nelle notti del mio riposo cellulare.
Come un bèbé,
bianco e puro,
finalmente vero.
Leggimi la mappa del mio navigare,
scrivimi il passato,
ché io lo possa contare
qui, sulle dita sottili dei tuoi fratelli;
Portami la saggezza
che sventola orgogliosa
sotto al cappello del lupo di mare.
scrivimi il passato,
ché io lo possa contare
qui, sulle dita sottili dei tuoi fratelli;
Portami la saggezza
che sventola orgogliosa
sotto al cappello del lupo di mare.
Alice Bologna